venerdì 6 novembre 2009

350 numero importante

Sembra che il numero 350 sia diventato un numero importante da quando nel dicembre 2007 , l’ingegnere della NASA Hansen Jim lo pronunciò presso l'American Geophysical Union Meeting. Il ricercatore segnalò che durante l’estate appena trascorso i ghiacci dell’Artico si erano sciolti in maniera notevole e altri suoi colleghi confermavano la stessa situazione inerente ad altri ghiacciai in tutto il mondo.
Questo problema senza dubbio creava una acidificazione degli oceani ed altre problematiche. Il suo team pensava in base ai dati climatici in loro possesso di elaborare una linea rossa d’allarme per il pianeta.: quando le concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica fossero diventate superiori a 350 ppm(350 parti per milione).
Oltre questa soglia il riscaldamento globale diventerebbe pericolosamente fuori controllo. In realtà, oltre i 350 ppm non si potrebbe avere un pianeta simile a quello in cui la civiltà si è sviluppata e nel quale la vita sulla Terra si è adattata.

Ma la soglia dei 350 ppm, purtroppo l’abbiamo già oltrepassata per ben due volte e miracolosamente riportata indietro da un livello di 390 ppm. La conseguenza di queste due “sforature” è che infatti ora l’Artico si sta sciogliendo. Per abbassare il numero di 350,il primo compito è quello di smettere di immettere più carbonio nell’atmosfera.

Questo significa che bisogna molto rapidamente passare ad altre forme rinnovabili di energia oltre al sole e al vento.. Se riusciamo a smettere di riversare più carbonio nell’atmosfera, poi le foreste e gli oceani lentamente lo risucchieranno dall’aria e ritorneremo ai livelli di sicurezza (diminuire le emissioni entro il 2030).

Non ci resta che attendere i negoziati di Copenhagen (7 dicembre 2009) per rendersi conto cosa i potenti del mondo sono disposti a fare. Quasi ogni mese Hansen porta nuovi dati che dimostrano che la stima iniziale era esatta. All’inizio dell’estate una squadra inglese ha dimostrato che le barriere coralline non sopravviveranno all’acidificazione delle acque se si riuscirà a concentrare la CO2 al di sotto dei 350 ppm.

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