domenica 28 marzo 2010

Siccità colpisce il sud-ovest della Cina

Oltre 50 milioni di persone sono state colpite da una grande siccità nel sud-ovest della Cina. Secondo fonti dell’agenzia di Stato, Xinhua News Agency, la mancanza di pioggia e le temperature decisamente più elevate della media hanno lasciato 16 milioni di persone con una grande difficoltà di reperibilità di acqua potabile.

Dallo scorso autunno la piovosità nelle regione si è ridotta del 50% ed alcuni fiumi sono completamente secchi; la nazione si aspetta che quasi un milione di ettari di colture non produrranno più a causa della siccità.

Il Governo cinese ha inviato più di 50 milioni di dollari per le regioni colpite e inviato 4.000 soldati per aiutare le vittime della siccità, soprattutto con forniture di acqua. La Cina ha inoltre avviato centinaia di cloud-seeding.

Il Cloud seeding (termine inglese che significa inseminazione delle nuvole) è una tecnica che viene utilizzata per cambiare la quantità ed il tipo di precipitazione attraverso l’emissione in atmosfera di sostanze chimiche che fungano da condensatori per la formazione di nubi.

Le sostanze maggiormente usate sono lo ioduro d’argento e il ghiaccio secco (o biossido di carbonio congelato). Lo stato che fa più largo uso di tecniche di cloud seeding è la Repubblica Cinese, che mira ad incrementare la quantità di pioggia di molte regioni aride.

Secondo il Centro Meteorologico Nazionale Cinese momenti di siccità in futuro si presenteranno sempre più di frequente ritenendo il riscaldamento globale come causa principale.


Fonte: (Mongabay)

sabato 20 marzo 2010

WORLD WATER DAY 2010 - 22.03.2010


L'acqua potabile è legata strettamente al benessere della vita umana. In tutto il mondo le fonti primarie di acqua potabile, che includono acque superficiali e sotterranee, sono contaminate da diverse impurità fisiche, dai rifiuti agricoli e quelli industriali, dai prodotti chimici e dai minerali sotterranei. Malattie a carico dell’acqua sono molto diffuse, soprattutto tra le classi a basso reddito della società. Si tratta di un motivo di crescente preoccupazione soprattutto perchè molti non hanno accesso ad acqua potabile sicura, così il controllo periodico della qualità delle acque e l'utilizzo di un adeguato sistema di depurazione, a seconda della qualità delle acque, è fondamentale per una buona salute.

Per i suddetti motivi l’ONU dedica il World Water Day 2010 (Giornata Mondiale dell'Acqua - WWD) al tema della qualità dell'acqua, sottolineando la sua importanza a fianco della quantità nella gestione dell'acqua.
Il WWD 2010 e la sua campagna punta a:
• Aumentare la consapevolezza nel sostenere ecosistemi sani e il benessere umano risolvendo le crescenti sfide sulla qualità dell'acqua nella gestione.
• Aumentare il profilo della qualità dell'acqua incoraggiando governi, organizzazioni, comunità e singoli individui nel mondo ad impegnarsi attivamente nel tema della qualità dell'acqua, ad esempio nella prevenzione dell'inquinamento, nella pulizia e nel ripristino.

Fonte: (Acqualab)

domenica 14 marzo 2010

Eolico in Perù

Molteplici progetti d’ingegneria eolica, per un totale di 4.500 megawatt, sono stati concessi a varie imprese che investono in Perù e sono stati analizzati per l'approvazione. Inoltre è in via di sviluppo una mappa dell’intensità del vento che consente agli investitori di valutare le diverse aree per la costruzione degli impianti.

Le peculiarità morfologiche del Perù lo rendono appropriato per lo sviluppo di centrali eoliche; l’elevata variabilità di climi, come dichiara l’Organizzazione Mondiale della Meteorologia, fornisce numerose aree adatte all’installazione di pale. Studi dimostrano che la sola fascia costiera può potenzialmente produrre 65.152 megawatt di energia. Da maggio ad agosto del 2008 il governo ha concesso ben 37 progetti, dichiarati sviluppabili in 24 mesi.


Uno dei progetti più importanti già approvato è un parco eolico a Paracas, un distretto costiero in provincia di Pisco. La società è la Iberoperuana Inversiones (parte del Windiberica), ed ha investito 240 milioni di dollari.

Il parco produrrà 240 megawatt e darà energia elettrica a 80 mila famiglie dell’intera regione di Paracas. L’impianto si sviluppa vicino alla città di Ica e viene chiamato “Parque Eólico San Andrés”.

Nella fascia costiera sono in via di sviluppo altri sette progetti, inoltre la stessa società Iberoperuana Inversiones è stata autorizzata a sviluppare, nell’intero territorio peruviano, altri 15 progetti che vogliono rendere questo stato uno dei principali produttori di energia del Sud America.


Queste iniziative fanno parte della nuova politica governativa basata sull’incremento delle energie rinnovabili, impostate su incentivi per gli investitori, come un tasso di rendimento interno (TIR o IRR Internal Rate of Return ) del 12% e l'acquisto garantito della potenza elettrica generata.

Questi incentivi vogliono portare in due anni ad un utilizzo del 5% dell’energia elettrica prodotta da fonti eoliche. L’ulteriore obiettivo, da parte del governo peruviano, è di arrivare al 2011 con:

  • un terzo dell’economia basata sul mercato della benzina,
  • un terzo sul gas naturale
  • un terzo sulle energie rinnovabili.


I primi progressi sono visibili già adesso: negli ultimi tre anni si è ridotta dal 70% al 53% l’utilizzo della benzina.


Fonte: ( Temas Blog )

sabato 6 marzo 2010

Carburante dai rifiuti di Londra



La British Airways ha annunciato l'intenzione di usare, per i suoi aeroplani, del combustibile ricavato da rifiuti urbani.

L'impianto per la produzione di carburante sostenibile, creato in collaborazione con la Solena Group e operativo a partire dal 2014, convertirebbe 50.000 tonnellate di rifiuti urbani in 16 milioni di galloni di carburante verde, o “jet fuel grade”, grazie alla tecnologia “Waste to Energy”. Sebbene il volume di carburante fornito inizialmente costituirebbe solo il 2% del consumo totale della British Airways, grazie a questa modifica verranno ridotti le emissioni di carbonio, generate dai carburanti convenzionali per aerei, e, durante il processo di conversione, il 95% dei gas serra rispetto alla produzione dell’attuale combustibile, in accordo con le recenti politiche dell'Unione Europea.

Il problema della gestione dei rifiuti nelle grandi città come Londra è in espansione anche a causa della diminuzione delle aree preposte a diventare discariche. Attualmente quest’ultime riciclano e producono energia in maniera molto limitata, sviluppando, inoltre, metano che viene successivamente rilasciato in atmosfera, e causando danni alle falde acquifere sottostanti tramite infiltrazioni nel suolo di rifiuti, talvolta tossici.

L’utilizzo di combustibili da rifiuti sembra essere, inoltre, la risposta ai gravi danni provocati dalla sostenibilità dei biocarburanti: quelli ricavati da mais e canna da zucchero sono stati tra i responsabili della recente crisi alimentare, mentre quelli derivanti dalla palma minacciano le foreste pluviali. Risultati promettenti, ma con costi onerosi di commercializzazione, sono stati ottenuti dagli studi sui biocarburanti derivati dalle alghe.

Così, trovandoci davanti ad una metodica molto interessante sia dal lato tecnico che commerciale, si ritiene logico cercare di ricavare il combustibile dai rifiuti che ci sommergono.

Le compagnie aeree sono attualmente in attesa della prossima generazione di aeromobili con motori più efficienti ma allo stesso tempo compatibili con la nuova era di carburanti, più puliti e più ecosostenibili.

La compagnia aerea British Airways si è posta due obiettivi da raggiungere entro il 2050: ridurre il 50% delle emissioni di anidride carbonica e di utilizzare il 10% di questo propellente. Quest’ultimo dato stupisce un po’ poiché al momento Londra produce 3 milioni di rifiuti organici all’anno.

Fonte: ( Thomson Reuter )