sabato 6 marzo 2010

Carburante dai rifiuti di Londra



La British Airways ha annunciato l'intenzione di usare, per i suoi aeroplani, del combustibile ricavato da rifiuti urbani.

L'impianto per la produzione di carburante sostenibile, creato in collaborazione con la Solena Group e operativo a partire dal 2014, convertirebbe 50.000 tonnellate di rifiuti urbani in 16 milioni di galloni di carburante verde, o “jet fuel grade”, grazie alla tecnologia “Waste to Energy”. Sebbene il volume di carburante fornito inizialmente costituirebbe solo il 2% del consumo totale della British Airways, grazie a questa modifica verranno ridotti le emissioni di carbonio, generate dai carburanti convenzionali per aerei, e, durante il processo di conversione, il 95% dei gas serra rispetto alla produzione dell’attuale combustibile, in accordo con le recenti politiche dell'Unione Europea.

Il problema della gestione dei rifiuti nelle grandi città come Londra è in espansione anche a causa della diminuzione delle aree preposte a diventare discariche. Attualmente quest’ultime riciclano e producono energia in maniera molto limitata, sviluppando, inoltre, metano che viene successivamente rilasciato in atmosfera, e causando danni alle falde acquifere sottostanti tramite infiltrazioni nel suolo di rifiuti, talvolta tossici.

L’utilizzo di combustibili da rifiuti sembra essere, inoltre, la risposta ai gravi danni provocati dalla sostenibilità dei biocarburanti: quelli ricavati da mais e canna da zucchero sono stati tra i responsabili della recente crisi alimentare, mentre quelli derivanti dalla palma minacciano le foreste pluviali. Risultati promettenti, ma con costi onerosi di commercializzazione, sono stati ottenuti dagli studi sui biocarburanti derivati dalle alghe.

Così, trovandoci davanti ad una metodica molto interessante sia dal lato tecnico che commerciale, si ritiene logico cercare di ricavare il combustibile dai rifiuti che ci sommergono.

Le compagnie aeree sono attualmente in attesa della prossima generazione di aeromobili con motori più efficienti ma allo stesso tempo compatibili con la nuova era di carburanti, più puliti e più ecosostenibili.

La compagnia aerea British Airways si è posta due obiettivi da raggiungere entro il 2050: ridurre il 50% delle emissioni di anidride carbonica e di utilizzare il 10% di questo propellente. Quest’ultimo dato stupisce un po’ poiché al momento Londra produce 3 milioni di rifiuti organici all’anno.

Fonte: ( Thomson Reuter )


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