domenica 2 gennaio 2011

Israele in aiuto della fame in Africa


Da molti anni lo Stato d'Israele è diventato uno Stato leader nello sviluppo di sistemi irriganti “goccia a goccia”, sfruttati per diminuire l’utilizzo d'acqua in agricoltura. La grande esperienza israeliana è frutto di ricerche atte a risolvere il problema idrico, essendo un Paese molto arido.

La percentuale di aridità è dell’ordine del 47%, senza calcolare la zona del deserto del Negev che porterebbe la percentuale al 60%. Molte zone anche dell’Africa sub-sahariana hanno giornalmente a che fare con il connubio di due parole derivate dalla carenza o assenza di acqua come: aridità e povertà.

La tecnologia “goccia a goccia” sviluppata dall’ Università Ben Gurion del Negev in collaborazione con la Società Netafim, specializzata in irrigazione, riunitesi nel Programma internazionale per le Zone Aride, hanno deciso di esportare la loro esperienza e la tecnologia in favore di alcuni villaggi in Africa. La tecnologia è molto semplice e come viene utilizzata in Israele così viene sfruttata dai piccoli agricoltori del Niger ad un basso costo.

Ad esempio, le donne del villaggio Tanka in Niger si sono riunite in una cooperativa e utilizzando la tecnologia israeliana riescono a coltivare pomodori, melanzane e altre verdure che vengono vendute nei mercati vicini, triplicando il loro reddito, consentendo alle loro famiglie una alimentazione corretta e la possibilità economica di poter far frequentare ai figli una scuola. L’aiuto israeliano non si limita al Niger, ma esistono varie cooperazioni con altri Stati africani.

In Senegal l’Ambasciata israeliana sta sviluppando con alcune società che si interessano di servizi idrici locali, la realizzazione di sistemi che porteranno ad un aumento del 400% la produttività del terreno.

La stessa cosa viene fatta in Sud Africa con ditte locali in zone molto povere come a Eastern Cape. Le Istituzioni israeliane ritengono che con questi aiuti tecnologicamente innovativi, molti piccoli agricoltori del mondo possono sicuramente migliorare le loro condizioni di vita e sicuramente contribuire a ridurre fame e povertà.

Fonte: (Celsias)

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