martedì 6 aprile 2010

Un "mostro" sottomarino



Questa notizia forse è più pubblicizzata all’estero che in Italia dove, invece, dovrebbe avere un maggiore risalto. Difatti traggo notizie e scrivo questo post dopo aver letto “Nature”, che parla del Marsili. Il Marsili è un vulcano sommerso, poco conosciuto e per la solita storia di mancanza di fondi, poco monitorato.

Il Marsili è il più grande vulcano europeo e la sua struttura misura 70 chilometri di lunghezza e 30 chilometri di larghezza. E’ situato a 150 chilometri a sud delle coste della Campania e sappiamo che presenta una discreta attività. Il famoso sismologo italiano Enzo Boschi, Presidente dell’INGV (Istituto di Geofisica e Vulcanologia), ha annunciato che gli ultimi sondaggi effettuati, parlano di una camera magmatica di dimensioni consistenti, 4 chilometri per 2 chilometri

L'INGV ha integralmente costruito in casa un nuovo sismometro a banda larga adatto a lavorare sul fondo marino, a cui è stato collegato anche un idrofono. A luglio 2009 lo strumento è stato testato sul fondo del Mar Tirreno, a oltre 3000 metri di profondità, e poi è stato posto in cima al Marsili, a quota -790 m. Come nel 2006 il vulcano ha dato segni di vitalità notevoli che purtroppo per la loro debolezza non sono rilevabili dalle troppo distanti stazioni a terra.

Quello che preoccupa di più invece sono le pareti del vulcano stesso che si presentano fragili e soggette a movimenti franosi.
Una caduta di queste pareti porterebbe ad un versamento enorme di materiale magmatico nel mare stesso, con una grande possibilità di generare uno tsunami, che colpirebbe le coste della Campania, Calabria e Sicilia. Difatti oggi il Marsili è diventato un sorvegliato speciale per il suo stato di instabilità.

Fonte: (Nature)

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