giovedì 17 marzo 2011

Acque tossiche in Sudafrica


Un grande problema del Sudafrica, e più precisamente di Johannesburg, è la presenza di acque tossiche nel sottosuolo. La situazione nasce al momento della chiusura delle miniere, quando anche le pompe smettono di funzionare, facendo accumulare acque provenienti dal sottosuolo e da quelle delle piogge (eccezionali a Johannesburg quest’anno).

L’acqua riempie tutti i cunicoli caricandosi di acido solforico, di metalli pesanti, di uranio e di cobalto, creando un cocktail venefico, chiamato “fool’s gold” per il suo colore giallo, che sale piano piano in superficie. Questo liquido ad alto tasso di tossicità sta attualmente riempiendo i tunnel delle miniere d’oro con una velocità di 0,35 metri al giorno, che incrementa fino a 0,9 durante la stagione delle piogge. Se il livello continuasse a salire le acque potrebbero apparire in superficie già all’inizio del 2012 rendendo il suolo della città sudafricana una fanghiglia acida e velenosa e danneggiando gli edifici e le infrastrutture.

L'acqua acida si trova ora tra i 500 e i 550 metri sotto la superficie: gli esperti ritengono che 150 metri è la soglia critica, al di sopra della quale l’impatto ambientale comporterebbe dei movimenti del terreno e la possibile formazione di doline.

L’approvvigionamento di acque sotterranee della regione diventa sempre più problematico fino a che non saranno ultimate le costruzioni di nuovi impianti di trattamento di pompaggio e trattamento delle acque sollecitati dal Ministero dell’Ambiente e promesso dal Governo sudafricano entro un anno e mezzo.

Questo problema ambientale in Sud Africa è secondo solo al riscaldamento globale in termini di impatto, e rappresenta un grave rischio per tutta l'area cittadina.

Fonte: (Circle of blue)

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